di Gianluca Ferrari
Gerard Van Honthorst. Olandese che mostrò “somma valenzia in dipingere scene a lume di candela” e per questo fu detto in Italia “Gherardo delle Notti”, il migliore tra i “fans”nordici di Caravaggio. Ventenne praticante dell’ abbondante “liquamen” dei bassifondi romani, sarà tra i protagonisti delle ribalderie di un gruppo di artisti che (nella licenziosa Roma papalina del tempo) si facevan chiamare “Uccelli della banda”. Artista prolifico dipingeva tutto a “lume di notte”; scene sacre o merende bizzarre, messinscena profane, “cene eleganti ed allegre” abitate da picaresche “corti dei miracoli”: bari, santi,n“graziose”, pastori, cappelli eleganti e suonatori. Dai bordelli alle corti diventerà influente artista alla moda e insegnante dei figli del re d’Inghilterra; varcherà molti confini d’ Europa per poi, ricco e “immalinconito” dall’età, spegnersi…nelle tenebre.
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