di Gianluca Ferrari
Prospero Sogari Spani, detto "il Clemente" (Prosper. Clemen. Regien) fu protagonista della scultura encomiastica e non solo del Ducato. Di questo rinomato scultore e architetto reggiano (e non modenese come pensava Vasari) la città di Marco Emilio Lepido conserva molte opere a cominciare dalle statue di Adamo ed Eva sul portale della Cattedrale; a proposito la coscia originale di Eva staccatasi nell'Ottocento è oggi conservata nei Musei Civici, mentre in situ c’è una copia.
Il Sogari conobbe da vicino l’opera di Michelangelo, a lui spesso ispirò il suo scalpello, così come una qualche suggestione gli venne anche dalla visionarietà tellurica dell’Orsi, ad esempio, nel sepolcro del canonico Fossa nel duomo reggiano o nel curioso monumento "Vaso da tempo" dedicato all’orologiaio Cherubino Sforzani. Francesco Fontanesi, del resto,
descrisse il Sogari “come colui che parve voler un tempo emulare nel forte il grandioso Michelangelo, ma sfuggire i difetti”.
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