di Gianluca Ferrari
Ivan Konstantinovic Ajvazovskij: instancabile “cosmopolita spirito errante d’Eurasia”, insuperato maestro della cristallina traslucida potenza dell’acqua, “zar del mare” e dei paesaggi marini (ammirato da Turner) è l’autore della celeberrima “Nona onda”.
Armeno nato a Feodosija, l’antica Caffa, formatosi a Sinferopoli e poi S. Pietroburgo è unanimemente considerato il più prestigioso pittore di paesaggi acquatici mai esistito.
Esponente dell’ ottocentesca estetica del Romanticismo sublime, il suo primo acquirente fu papa Gregorio XVI (salito al soglio pontificio nel 1831) che volle un suo dipinto “Caos, la creazione del mondo” per le sale vaticane.
Ancora oggi in Russia vive l’espressione “esser degno del pennello di Ajvazovskij” per indicare qualcosa di particolarmente delizioso e perfetto.
Come tempesta una fatale emorragia celebrale lo consegnerà agli amati mari dell’eternità mentre le campane di Russia suonarono a lutto tre giorni per il suo corpo “in viaggio” ricoperto di fiori e serti d’argento.
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